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martedì 27 aprile 2010

Bioarchitettura

Si definisce Bioarchitettura l'insieme delle discipline che attuano e presuppongono un atteggiamento ecologicamente corretto nei confronti dell'ecosistema antropico-ambientale. In una visione caratterizzata dalla più ampia interdisciplinarità e da un utilizzo razionale e sostenibile delle risorse, la bioarchitettura tende alla conciliazione ed integrazione delle attività e dei comportamenti umani con le preesistenze ambientali ed i fenomeni naturali, al fine di realizzare un miglioramento della qualità della vita attuale e futura.

La bioarchitettura, pratica architettonica rispettosa dei principi della sostenibilità, ha l'obiettivo di instaurare un rapporto equilibrato tra l'ambiente ed il costruito, soddisfacendo i bisogni delle attuali generazioni senza compromettere, con il consumo indiscriminato delle risorse, quello delle generazioni future.

Alcuni dei principi progettuali alla base della bioarchitettura sono:

* ottimizzare il rapporto tra l'edificio ed il contesto nel quale viene inserito. Compito dell'architetto, come afferma Christian Norberg-Schulz, è creare luoghi significativi per aiutare l'uomo ad abitare, ciò attraverso la comprensione ed il rispetto del genius loci – lo spirito del sito;
* privilegiare la qualità della vita ed il benessere psico-fisico dell’uomo;
* salvaguardare l'ecosistema;
* impiegare le risorse naturali (acqua, vegetazione, clima);
* non causare emissioni dannose (fumi, gas, acque di scarico, rifiuti);
* concepire edifici flessibili ad eventuali rimozioni, sostituzioni o integrazioni degli impianti, e a possibili ampliamenti o cambiamenti di destinazione d'uso;
* prevedere un diffuso impiego di fonti energetiche rinnovabili;
* utilizzare materiali e tecniche ecocompatibili, preferibilmente appartenenti alla cultura materiale locale.

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